Sulla rivista Napoli Nobilissima

Quante riviste conosci che hanno più di 129 anni? Non solo in Italia: ovunque, in qualsiasi settore. Non molte pubblicazioni al mondo possono vantare questo tipo di storia e longevità. Jean Baudrillard – l’ultimo profeta d’Europa – diceva che « viviamo in una società dei consumi », in una società in cui tutti sembrano sputare su tutto, in una società in cui domani ci si dimentica di quello che è successo ieri, ma non è così. Ci sono delle eccezioni, come ad esempio il Sud Italia e tutto ciò che vediamo nell’architettura italiana: una sorta di piccolo mondo, dove al posto di distruggere e costruire in cemento, viene dato valore a ciò che è antico. È quindi abbastanza logico che proprio nel sud dell’Italia, dove c’è un atteggiamento diverso nei confronti della Storia – apprezzamento, valorizzazione delle tradizioni e del patrimonio – , possa esistere una pubblicazione così longeva. Per questa gente il passato non è lontano, ma fa parte del mondo che è stato costruito: c’è quindi gratitudine verso gli antenati per averlo creato e mantenuto. Questa gratitudine, il senso di continuità delle generazioni, la cultura e la tradizione esigono rispetto e attirano la nostra attenzione: questo è ciò che spinge a preservare e diffondere la conoscenza nei secoli attraverso la storia, la scienza e la fotografia. Questo è il concetto di Napoli Nobilissima ed è rimasto invariato fino a oggi.

CC0. Napoli Nobilissima vol. I-II-III 1892-1894

Napoli Nobilissima è per gli studiosi una fonte attendibile e acculturata di informazioni storiche: una vera rarità bibliografica. La raccolta di questo dotto e prezioso giornale italiano è un tesoro di informazioni e di conoscenza preservata: un vero patrimonio di Napoli e dell’Italia meridionale. Grazie a più di un secolo di pubblicazioni e all’accesso libero ai materiali della rivista, ognuno ha la possibilità di approfondire la ricchezza culturale di Napoli, di conoscere numerosi studi di prima mano, documenti d’archivio, monumenti cittadini, immagini di opere d’arte custodite nei rinomati musei napoletani e fotografie, oltre al numero di siti storici quasi sconosciuti.

Oltre ai fondatori della rivista (Benedetto Croce, il Duca Riccardo Carafa d’Andria, Michelangelo Schipa, Giuseppe Ceci, Luigi Conforti, Salvatore Di Giacomo e Vittorio Spinazzola), la rivista è rappresentata anche da altri importanti esponenti del panorama culturale del Meridione. Accademici , storici, scienziati e studiosi che hanno pubblicato articoli: Bartolomeo Capasso, Cechi, Giulio de Montemayor, Vittorio Spinazzola, Corrado Ricci, Michele Ruggiero, Lorenzo Salazar, Nunzio Federico Faraglia, Giustino Fortunato Nicolini e molti altri. Illustrazioni, disegni, stampe, fotografie dei monumenti più caratteristici del Sud Italia, ritratti di artisti e di personaggi famosi, riproduzioni di documenti molto rari. Inoltre, vengono presentate opere di alcuni tra i più famosi fotografi napoletani dell’Ottocento come Alphonse Bernoud, Giacomo Arena, Achille Mauri e Giorgio Sommer.

CC0. Michealngelo Schipa
CC0. Ritratto del senatore Riccardo Carafa
CC0. Foto di Benedetto Croce scattata dal prof. Arnaldo Polacco

Nella prima serie sono stati pubblicati scorci fotografici di Villa Floridiana e della Chiesa di San Severino, immagini impressioniste “en plein air” dal Barone Fiordelisi, foto della Chiesa di Sant’Eligio del Marchese di Montemayor e altri lavori di importanti fotografi degli anni novanta come Luigi Fortunato, che ha pubblicato le immagini del Palazzo Serra di Cassano.

Napoli Nobilissima è stata fondata nel 1892 da un gruppo di scienziati, scrittori e storici. La rivista è stata pubblicata in più fasi e con diverse redazioni. La prima serie uscì dal 1892 al 1907, la seconda dal 1920 al 1922. Dopo la vendita della rivista a l’Arte Tipografica di Angelo Rossi, la rivista fu rifondata e riprese la pubblicazione nel 1961 sotto la direzione di Roberto Pane, architetto e professore universitario, amico e frequentatore dell’ambiente culturale della famiglia Croce. La terza, quarta (1987-1999), quinta (2000-2009) e sesta (2010-2014) serie sono state tutte pubblicate da L’Arte Tipografica di Angelo Rossi Sr., seguito dai figli Ruggiero e Angelo Jr. La settima serie (pubblicata nel 2015 e ad oggi), si apre con un nuovo editore (Arte’m), un nuovo proprietario della rivista, un nuovo amministratore delegato, una nuova direzione e una rinnovata composizione del comitato scientifico, dalla redazione alla segreteria. Al contrario, le intenzioni della rivista non sono mai cambiate.

CC0. Napoli Nobilissima vol. I-II-III 1892-1894

Comprendiamo perfettamente che la storia dell’Italia e del mondo è stata riscritta, in epoche diverse e per scopi diversi: oggigiorno, le persone percepiscono le informazioni come la verità ultima e non si preoccupano di verificare i fatti. Per molti, Internet è diventata la principale fonte di informazioni affidabili, che non sempre corrispondono alla realtà. Come avranno fatto i nostri antenati, scienziati – o semplicemente gli interessati – a capire ciò che era accaduto e quello che voleva essere trasmesso? Per tutti loro, per gli studiosi del Sud Italia e per i massimi specialisti in varie discipline, la rivista Napoli Nobilissima è una sorta di casa, un luogo di discussione, dove lo studio del patrimonio artistico – e dell’arte in tutte le sue espressioni – è in linea con il rispetto per la storia e l’avversione all’apprendimento cieco.

Foto di copertina – CC0. Napoli Nobilissima vol. I-II-III 1892-1894

Fonti:

  1. www.napolinobilissima.net  
  2. www.periodici.librari.beniculturali.it/PeriodicoScheda.aspx?id_testata=52
  3. www.napoli.com/viewarticolo.php?articolo=8804
  4. G. Pane, Benedetto Croce e Napoli Nobilissima, in «Napoli nobilissima», vol. XVII (1978), fasc. 1, pp. 14–20.
  5. www.flickr.com/groups/napolinobilissima/discuss/72157644821938205/

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