Gianni Fiorito. È stata la mano di Dio – Immagini dal set

Il cinema è un ottovolante dove è possibile vivere sogni ed incubi. Gianni Fioritoconosce bene i segreti di questa giostra infernale, ha seguito tutti i film di Paolo Sorrentino, dalla sua prima opera L’uomo in più, e sul set è capace di comprendere e condividere ogni scelta del regista. Una lunga amicizia lo lega anche a Tony Servilloed è questo il segreto di queste foto esposte al Museo Archeologico di Napoli. Sono le immagini che raccontano la realizzazione del film È stata la mano Dios, ma sono soprattutto il ritrovarsi di amici che partiti giovanissimi dalle sperimentazioni del teatro Off napoletano sono approdati agli Oscar ed ai più ambiti successi internazionali. L’esperienza di Teatri Uniti è stata una vera e propria fucina di talenti, in molti settori, compreso la fotografia. Filippo Scotti, il giovanissimo protagonista, è il nuovo talento che si aggiunge a questa straordinaria scuola che, confrontandosi con i maestri del teatro storico, ha saputo scrivere un nuovo capitolo nella storia sia del teatro che del cinema italiano. Questo dovrebbe essere un modello da studiare per comprendere come un gruppo di ragazzi con pochissimi mezzi siano riusciti ad affermarsi a livello nazionale ed internazionale.

Gianni conosce bene la complessità della macchina Cinema e cerca di mostrare oltre la recitazione degli attori anche la presenza di tutte le maestranze che rendono possibile la realizzazione di un film.

Importante anche il ruolo della curatrice Maria Savarese, che ha aiutato Gianni nella scelta delle foto e che ha seguito tutti gli aspetti organizzativi di una mostra di grande spessore culturale. Anche tra Gianni e Maria vi è una collaborazione di lungo periodo, a dimostrazione che a Napoli i rapporti umani vengono sempre prima di quelli professionali e che solo il condividere un’unità di intenti consente di raggiungere risultati di altissimo prestigio.

È stato presente all’inaugurazione anche il Presidente Vincenzo De Luca che, attraverso la Regione, ha finanziato la mostra e la realizzazione del film.

Perfetto padrone di casa è stato il Direttore Paolo Giulierini, che ha reso il MANN una sede sempre disponibile per eventi di grande rilievo. La sala del Toro Farnese è tra le più belle ed affascinanti e la mostra vive naturalmente le atmosfere del mito.

Intervista fatta al Museo Archeologico Nazionale di Napoli a Napoli il 13 aprile 2022

Lo sguardo di Gianni Fiorito si forma attraverso venti lunghi anni di fotogiornalismo, in cui si confronta con la complessa cronaca della città di Napoli purtroppo piena anche di eventi tragici. Impara ad essere veloce nel capire cosa accade e come raccontarlo con una sola immagine. Molte sue foto di cronaca sembravano foto di scena e oggi che si confronta con la finzione cinematografica riesce a dare un senso di realtà, di verità con le sue riprese. Indimenticabile la foto del 1983 nella quale, durante una manifestazione, in un solo scatto mostra la giunta Valenzi, ormai giunta alla fine della sua esperienza, e un giovanissimo Antonio Bassolino che guiderà il nuovo gruppo dirigente un decennio dopo.

Frequenta anche l’avanguardia teatrale al Teatro Nuovo e alla Galleria Toledo e qui conosce Tony Servillo, Andrea Renzi, Anna Bonaiuto e tanti altri attori di questo gruppo. Con queste sollecitazioni dovute alla pratica quotidiana e alla condivisione di esperienze artistiche matura una sua personalità umana e visiva che lo abitua alle contraddizioni ed alle possibilità del vedere e del fotografare.

È noto che la storia rivive una tragica esperienza personale del regista, ma forse anche Gianni avrà trovato qualche elemento biografico. Forse quando nel 1980 decise di abbandonare la facoltà di Economia e Commercio per dedicarsi al fotogiornalismo anche lui si sarà guardato allo specchio e si sarà chiesto, come Fabietto, se aveva una storia da raccontare e se la fotografia era il linguaggio giusto per farlo. Il battesimo del fuoco fu il terremoto del 1980 e da allora non ha più smesso di guardare nel mirino cercando la composizione più efficace per racchiudere in una sola immagine il senso di un accadimento.

La mostra è, quindi, sicuramente un grande evento mondano, che l’Italia ci invidia, ma è soprattutto una storia di grandi amicizie su cui si sono costruiti i sogni di almeno due generazioni.

Gianni, Paolo, Maria, Tony, Filippo vi aspettano per narrarvi questa storia così segreta e dolorosa da condividere solo con veri amici, non si può essere semplici spettatori.

di Luca Sorbo – esperto in storia e tecnica della fotografia, già docente Accademia di Belle Arti

Riprese e montaggio Ludovico Brancaccio, aiuto riprese Valentina Lambiase

Foto della copertina – Set della serie Tv “E’ stata la mano di Dio” di Paolo Sorrentino. Foto di Gianni Fiorito

Fonte:

https://www.sudnotizie.com/gianni-fiorito-e-la-mano-di-dios-al-mann/?fbclid=IwAR1j2CgRRVsRlRxd32B5A6q43vgFI2ENJxmXGyD8fcBqPFBzAXapj0Mcq8o

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