Giorgio Sommer

Il nome Giorgio Sommer è sempre menzionato quando si parla dei più grandi maestri della fotografia dell’Ottocento. È uno dei fotografi che hanno introdotto la nuova arte a Napoli. Giorgio Sommer ha lavorato lungamente fino al primo decennio del secolo scorso, e il suo contributo è stato enorme.

CC0. Marchio del fotografo Giorgio Sommer 

Giorgio Sommer nacque nel 1834 nella città tedesca di Francoforte sul Meno, pur avendo origini italiane. Prima di dedicarsi alla fotografia, studiò economia e lavoro d’ufficio. Muove i primi passi nel ruolo di maestro professionista, eseguendo un ordine per alti funzionari della Confederazione elvetica. Il governo gli affido la documentazione dei rilievi montuosi. Il lavoro venne svolto con maestria il che permise a Sommer di consolidare la sua posizione e diventare famoso. Potè aprire il suo primo studio tutto suo.

CC0. Giorgio Sommer – Cascata di Caserta

Il talento e gli impulsi artistici richiedevano più spazio. Qualche anno dopo, Sommer, già nella capitale d’Italia nello studio fotografico “Sommer & Behles. Napoli e Roma ”, continuò a lavorare su una delle fotografie, che è diventata la migliore fotografia del XIX secolo. Lavorando dai loro studi di Napoli e Roma, Sommer e Behles divennero i produttori di fotografia di maggior successo in Italia. Il successivo rifugio geografico di Sommer dopo Roma fu Napoli. Nel corso di diversi anni, il fotografo vi aprì diversi studi e una filiale. Per esempio in Strada di Chiaia 168, Via Monte di Dio 4 nel Magazzino S. Caterina e per ultimo in Piazza della Vittoria.

CC0. Giorgio Sommer – Museo di Napoli. Toro Farnese 

Il più delle volte, il maestro si dedicava alla ripresa di paesaggi cittadini, alla bellezza della costa e in parte a scene di genere. Durante i suoi viaggi in Italia, riuscì a catturare un gran numero di opere d’arte da museo esposte in diverse città. E anche alcune mostre uniche del Vaticano vennero catturate su pellicola.

CC0. Giorgio Sommer – Sarcofago. Vaticano, Roma

In qualità di personaggio pubblico attivo, Giorgio Sommer svolgeva periodicamente incarichi governativi per fotografare importanti incontri e visite di illustri politici. Il re italiano Vittorio Emanuele II lo invitò a lavorare come suo fotografo personale. D’altra parte, come artista, prese numerosi ordini per creare illustrazioni per libri.

Il catalogo di Sommer includeva immagini dei Musei Vaticani, del Museo Archeologico Nazionale di Napoli, rovine romane di Pompei e scene di strade e architettoniche di Napoli, Firenze, Roma, Capri e della Sicilia. In particolare, Sommer Pubblicò il suo album completo, Dintorni di Napoli, che conteneva oltre un centinaio di immagini di scene quotidiane a Napoli. Nell’aprile 1872 documentò la violentissima eruzione del Vesuvio in una serie di splendide fotografie.

CC0. Giorgio Sommer – Amalfi

Sommer fu coinvolto in tutti gli aspetti del business della fotografia. Pubblicò le sue immagini, che vendé nei suoi studi e al clienti in tutta Europa. Successivamente, fotografò  immagini non standard per illustrazioni di libri e inoltre stampò i propri album e cartoline. Sommer lavorò con tutti i formati popolari ai suoi tempi: stereoview e grandi stampe all’albumina (circa 8×10), che vennero vendute singolarmente e in album abbinati. La collaborazione con Behles terminò nel 1874, dopodiché ogni fotografo continuò la propria attività.

CC0. Giorgio Sommer – Capri

La stretta collaborazione con le autorità italiane e svizzere diede i suoi frutti non solo sotto forma di fotografie storicamente importanti, ma anche sotto forma di vari premi. La collaborazione con il governo italiano dell’epoca gli valse una medaglia d’oro, che gli venne conferita dal re Vittorio Emanuele II. Il secondo premio segnò  la partecipazione alla Esposizione Internazionale di Dublin di Arti e Manifatture. Per le dieci fotografie presentate, Sommer ricevette la medaglia d’oro da Carlo I del Württemberg. L’elenco dei premi non finisce qui. Successivamente, a Parigi, si tenne L’Esposizione Universale, alla quale Sommer partecipò ricevendo una medaglia di bronzo. Quasi vent’anni dopo, gli venne conferito il premio per la riproduzione del bronzo dell’antichità (mostra di Norimberga).

CC0. Giorgio Sommer – Palermo. Fontana Pretoria

Foto di copertina  – CC0.Giorgio Sommer. Pompei. Strada delle Tombe e Sedile pubblico

Fonti:

  1. Bibliografia – Piero Becchetti, Fotografi e fotografia in Italia 1839-1880, Quasar ed. 1978
  2. www.aeria.phil.uni-erlangen.de/photo_html/photographen/sommer.html
  3. www.mardeisargassi.it/giorgio-sommer-fotografo-sua-maesta-re-ditalia/

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