Fondatori della Società Fotografica Napoletana

Nel decennio 1880-1890 i fotografi dilettanti rappresentavano ormai la stragrande maggioranza di tutte le società fotografiche nell’ambito, grazie alle camere di piccolo formato, avevano portato la linfa vitale della ripresa dal vero, dell’istantanea e del reportage. In questo momento, hanno iniziato a stabilire le caratteristiche fotografiche fondamentali e più recondite, il nuovo interesse per la ripresa dal vero con le esigenze già precedentemente maturate nell’ambito della espressione pittorica. Pertanto, è stato creata Società Fotografica Napoletana. Furono tra i fondatori rappresentanti delle famose famiglie napoletane, elencate nel Libro, personaggi di alto rango, cavalieri. Hanno contribuito direttamente in ogni modo allo sviluppo della cultura fotografica di Napoli e nel mondo. La società è stata creata per unire grandi maestri, professionisti della fotografia, nonché formare nuovi fotografi, sviluppare la cultura, condividere la loro pratica e gli sviluppi scientifici.

Duca di Schiavi – Presidente della Società Fotografica Napoletana

Duca di Schiavi fuNobile Napoletano, appartenente al ramo dei duchi della famiglia del Balzo.

CC0. Orsini del Balzo. Biblioteca Estense Universitaria

La casata del Balzo ebbe una parentela con le più grandi case del Regno, fu originaria del Comune di Capua (durante diversi secoli Capua è stata una delle città più antiche e nobili di questo Regno ed è attualmente attribuita a questa nobiltà). Dai documenti storici della famiglia La del Balzo si trova i legittimi Monarchi del Regio Sangue del Regno, del Regio Sangue di Francia e di Aragona. I del Balio di Capua vennero decorati dei titoli di Duca, di Duca di Presentano, Duca di Schiavi, e Duca di Caprigliano.

La grandezza di questa Famiglia, che risplende nella detta Città del Duca di Schiavi, è sempre stata chiamata casata con le Illustrissime Parenti; come nel caso del Duca di Crapigliano e di altri nobili cavalieri di questa illustre famiglia.

I del Balzo ebbero particolare fortuna nel Sud d’Italia, tanto che furono annoverate tra le sette grandi case del Regno di Napoli.

La casa Del Balzo e la Chiesa di S. Chiara, dove c’è il monumento alla famiglia del Balzo esistono ancora a Napoli.

Da documenti storici il Duca fece un grande contributo all’arte e alla fotografia di Napoli. Lui organizzò mostre d’arte (Roma e Napoli), fotografò l’architettura italiana.

Una fotografia del Duca di Schiavi (Porta del Palazzo Cellamare)

Sig. Waldemaro Fuchs – Vicepresidente della Società Fotografica Napoletana

Waldemarо Fuchs fu etnologo, nato da Berlin.

È venuto in Italia per condurre ricerche nel campo dell’etnologia nel Sud Italia (Sicilia, Napoli) e ha anche dato un contributo in questo settore.

Waldemaro fu vicepresidentedella Società Fotografica Napoletana, anche un membro onorato della Società entomologica italiana (fondata a Firenze il 31 ottobre 1869, è la prima società italiana dedicata allo studio degli insetti. La società è famosa per la promozione dell’entomologia applicata e molti dei suoi membri passati hanno salvato milioni da malattie mortali come la malaria).

Waldemarо Fuchs fece diverse scoperte e le ha riassunte nei suoi articoli.

(Sur le Drymadusa spectabilis, 1862;

«Kleinere Mittheilungen», 1863;

«Zwei Worte über das Tödten der Insekten», 1871, etc.)

Fuchs regolarmente pubblicò articoli e fotografie nel Bollettinodella Società Fotografica Napoletana.

Le fotografie di Waldemar Fuchs sono diventate famose in tutto il mondo. Come era notato in “The American Amateur Photographer” (1894), Fuchs mostrò un grande numero di studi architettonici della architettura spagnola.

Principe Federico Pignatelli – dirigente del Comitato direttivo

Il Comitato direttivo era l’organo esecutivo della Società.

Alcuni storici considerano la famiglia Pignatelli come la famiglia dei Caracciolo e dei Carafa, fu una delle più potenti e numerose del Regno di Napoli e di Sicilia, di discendenza longobarda e discendente dei Duchi di Benevento. Il primo antenato menzionò ufficialmente in alcuni documenti d’archivio è Lucio Pignatelli, che nel 1102 era il Grande Contendente di Napoli. L’origine del cognome e dello stemma che contraddistinguono la famiglia Pignatelli può essere fatta risalire ad un certo Landolfo Pignatelli, vissuto nel XII secolo, il quale, combattendo in oriente in nome del re Ruggero II, conficcò tre vasi d’argento maniglie durante l’assedio del palazzo imperiale a Costantinopoli.

Secondo altre fonti l’origine di Pignatelli sarebbe da risalire a Gisulfo Pignatelli, vissuto anche lui nel XII secolo, il quale, durante una battaglia navale contro i Greci presso Negroponte, lanciò ai nemici pentole o pignattai. Il cognome della famiglia Pignatelli deriva dalla particolare forma di queste pentole a un manico, chiamate Pignatelli in napoletano.

Pignatelli possedeva più di centosettanta tenute, diciotto contee, venticinque marchesati, sedici ducati e quattordici principati; avevano molti parenti ed erano diversi in molti settori.

Questa famiglia proveniva dalle famiglie nobili e titolate Napolitano assegnate ai troni di Napoli, il Libro d’Oro di Napolitano, appartenenti alle piazze delle città napoletane dichiarate chiuse, nella Lista Regionale Napolitano o che hanno avuto un ruolo nelle vicende del Mezzogiorno.

Villa Pignatelli è un museo a Napoli nel sud Italia. La villa si trova lungo la Riviera di Chiaia, la strada che costeggia il lato nord della Villa Comunale sul lungomare tra Mergellina e Piazza Vittoria.

Sig. Cav. Raffaele Montuoro – Consigliere

La famiglia Montuoro fu una facoltosa famiglia che annoverava fra i suoi membri politici, industriali, banchieri.

Raffaele fu brillante avvocato convertitosi al giornalismo, e da Clotilde Arlotta, appartenente a una famiglia dell’alta borghesia mercantile partenopea. La vocazione allo studio all’indirizzo verso le scuole classiche e poi la facoltà di Lettere presso l ‘ Università di Napoli.

Raffaele Montuoro era il redattore del Pungolo (giornale politico popolare della sera. Napoli). Lui pubblicò le sue fotografie su riviste e giornali locali. Con la sua linea di lavoro, ricercò la fotografia nel campo della criminologia, sociologia, antropologia. Raffaele studiò le caratteristiche particolari delle tradizioni criminali attraverso la fotografia. Pertanto, principalmente suoi lavori sono conservati in archivi e atti giudiziari.

Sig. Cav. Luigi Fortunato – Consigliere

Sig. Luigi Fortunato fu un Сavaliere di Nobile famiglia Napoletana. Lui fece un enorme contributo al miglioramento della città, all’organizzazione di mostre locali e incontri culturali.  Luigi gentilmente mise molte fotografie secondo la richiesta del municipio, che son occorse per l’Albo dei posti locali.

Tante incisioni per i libri e studi scientifici, che dà la architettura principale, sono cavati da fotografie di Luigi Fortunato.

Sig. Luigi Fortunato come un membro onorato della Società Fotografica Napoletanaaiutò illustrare “La Rivoluzione napoletana del 1799, illustrata con ritratti, vedute, autografi ed altri documenti figurativi e grafici del tempo. Albo pubblicato … a cura di B. Croce”. E tutte le illustrazioni sono state messe solo con la approvazione di Luigi.

La Società Fotografica Napoletana è stata fondata da ripresentanti tra i più famosi figure pubbliche a Napoli, che appartenevano alle antiche famiglie napoletane, quali sono famosi per i loro merito secolare. Erano persone rispettate sia a Napoli che in altri stati. Tra i primi membri della Società c’erano persone notevole non solo a Napoli, ma anche nel tutto del mondo. Tra loro erano scienziati, avvocati, statisti, cavalieri e altri.

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