Italiae. Dagli Alinari ai maestri della fotografia contemporanea

Alla fine del primo libro del Don Chisciotte, Cervantes racconta di un giovane, “figlio di un povero contadino” che torna in Spagna dopo “aver fatto il soldato nelle Italie”. Le Italie, tante Italie. Un’Italia plurale, su cui nel tempo si è posato lo sguardo di fotografi diversissimi per tono, tecnica e stile, attenti a restituire le identità mobili e complesse del Paese, le sue tradizioni così come le sue più sottili linee di evoluzione. Italiae. Dagli Alinari ai maestri della fotografia contemporanea racconta, attraverso la otografia, il fascino e la diversità dell’Italia, dei suoi paesaggi, della sua creatività e delle sue persone. Un secolo e mezzo di storia in una composita antologia di scatti, per ricreare un’ideale galleria di ritratti e memorie, capace di testimoniare la ricchezza del Paese e al tempo stesso la straordinaria vitalità della fotografia italiana.

Un archivio di 75 fotografi – da Gianni Berengo Gardin a Paolo Pellegrin, da Gabriele Basilico a Gian Paolo Barbieri, da Luigi Ghirri a Mario Giacomelli e Ferdinando Scianna, solo per citarne alcuni – che hanno ritratto il Bel Paese ognuno a loro modo e con il loro interesse peculiare. Un secolo e mezzo di storia in una composita antologia di scatti, per ricreare un’ideale galleria di ritratti e memorie, capace di testimoniare la ricchezza del Paese e al tempo stesso la straordinaria vitalità della fotografia italiana. La selezione di scatti, senza pretendere di riassumere nella sua interezza la complessità della fotografia italiana, si pone in ogni caso come una sfida, e un mezzo per esplorare scelte estetiche e linguaggi che hanno attraversato oltre 160 anni di immagini, tra foto d’atelier, pittorialismo, concettualismo, cronaca e ricerca artistica. Un percorso che comincia dalle fotografie dei Fratelli Alinari e da quel vasto mondo che intorno ad essi, in termini di collezioni e archivi rappresentati, si è andato formando per giungere, attraverso i grandi maestri della fotografia del Novecento, fino alle più aggiornate sperimentazioni. Il risultato si può leggere anche come un breve compendio di storia delle tecniche fotografiche che parte dal calotipo e arriva alla virtual photography in games. 

Stabilimento Anderson, resti della Villa dei Quintilii sulla Via Appia, 1880 ca., Archivi Alinari – archivio Anderson, Firenze

“La mostra apre con un’opera di Walter Niedermayr e chiude con un toccante scatto di Paolo Pellegrin – spiega la curatrice Rita Scartoni Nel mezzo tanti autori, tutti amatissimi, dai maestri del Novecento, come Mario Giacomelli, Luigi Ghirri, Gabriele Basilico, ai contemporanei Alex Majoli, Olivo Barbieri, Mario Spada, Gabriele Croppi, ad artisti emergenti come Paolo Spigariol. In questo caleidoscopio di sguardi a fare da legante sono le immagini degli Archivi Alinari. L’Archivio si apre e dialoga con il contemporaneo anche al di fuori di rigide griglie cronologiche, giocando con i formati e il tema della riproduzione e della ‘riproducibilità’, della fotografia, per cogliere attraverso assonanze quell’insieme variegato di incanti, saperi, contraddizioni che fanno dell’Italia un paese speciale. Ed è con questa chiave di lettura, la molteplicità – molteplicità degli sguardi, dei paesaggi, delle ricchezze artistiche e culturale – che l’Italia si ri-presenta al mondo, dopo un periodo particolarmente duro. Questa di Firenze è infatti l’unica sede italiana della mostra che, in duplice copia, ha già iniziato un nutrito programma di circuitazione in molti paesi europei (Minsk, San Pietroburgo e Berlino le tappe già confermate) ed extraeuropei. Voglio credere che gettare uno sguardo su chi siamo, e chi siamo stati, possa aiutarci a focalizzare le sfide del futuro”.

Autore non identificato, Andamento spiraliforme del fumo, eruzione del Vesuvio, 1906, Archivi Alinari, Firenze

La mostra si articola in tre sezioni – Paesaggi, Opere, Volti –, ciascuna in grado di costituirsi come ideale percorso geografico, storico e artistico, per cogliere, in una poliedrica varietà di temi, le mutazioni di un Paese in continua evoluzione: Nord e Sud, città e campagna, lavoro e feste, tradizione e innovazione, storia sociale e vita culturale. Visioni dove la sorpresa è nella “messa in scena”, nelle scelte originali di ciascun interprete. Una proposta che è anche un modo di percorrere le trasformazioni del Paese, con un linguaggio capace di cogliere le diversità geografiche, di percorrere le profondità della storia e di entrare nelle pieghe del territorio. Quel palinsesto che fa delle tante Italie una sola Italia, parla di frontiere culturali mutevoli, la cui complessità è costituita da secoli di confronti e contaminazioni; una selezione ragionata, che attraverso immagini colte da sguardi diversi, è in grado di costituirsi come racconto mobile e variegato, rispecchiando nelle forme il fondo mobile e vitale di un Paese ricco di storie e memoria.

Giovanni Crupi, Eruzione dell’Etna vista dal Teatro Antico, Taormina, 18 maggio 1886, Archivi Alinari ,Firenze

Fotografie di:

Stabilimento Alinari, Vittorio Alinari, Aurelio Amendola, Stabilimento Anderson, Isabella Balena, Vincenzo Balocchi, Gian Paolo Barbieri, Olivo Barbieri, Gabriele Basilico, Raffaello Bencini, Giorgio Benvenuti, Gianni Berengo Gardin, Studio Betti Borra, Antonio Biasiucci, Piergiorgio Branzi, Emanuele Bresciani, Stabilimento Brogi, Luigi Bussolati, Henri Chouanard, Cesare Colombo, Studio Corsini, Mario Cresci, Gabriele Croppi, Giovanni Crupi, Gustave de Beaucorps, Stefano De Luigi, Simone Donati, Franco Fontana, Paolo Formichella, Andrea Frazzetta, Maurizio Galimberti, Alessandro Gandolfi, Luigi Ghirri, Mario Giacomelli, Luigi Leoni, Stefano Lista, Massimo Listri, Lorenzo Maccotta, Alex Majoli, Giuseppe Malovich, Emiliano Mancuso, Fosco Maraini, Achille Mauri, Francesco Paolo Michetti, Nino Migliori, Carlo Mollino, Davide Monteleone, Walter Niedermayr, Cristina Nuñez, Paolo Pellegrin, Mauro Puccini, Sergio Ramazzotti, Mauro Ranzani, Fulvio Roiter, Giorgio Roster, Ferdinando Scianna, Vittorio Sella, Shobha, Massimo Siragusa, Giorgio Sommer, Mario Spada, Paolo Spigariol, Bruno Stefani, Marino Sterle, George Tatge, Giuliana Traverso, Michele Vestrini, Studio Villani, Massimo Vitali, Wilhelm von Gloeden, Marion Wulz, Wanda Wulz, Italo Zannier, Bruno Zanzottera, Otto Zenker.

Michele Vestrini, Sognando i corsari, Terrazza Mascagni, Livorno, 1958, Archivi Alinari – archivio Leiss , Firenze

Fonte:

www.alinari.it/it/progetti/italiae 

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