Alphonse Bernoud

Alphonse Bernoud era un fotografo francese che fu anche uno dei primi ad operare principalmente a Napoli e divenne il fotografo ufficiale della famiglia reale borbonica.

CC0. A. Sanchirico, P. Lotito, Montemurro, il tempo e la memoria, Rocco Curto editore, 1994

Jean Baptiste, che nella sua famiglia veniva chiamato Alphonse, nacque a Meximieux vicino a Lione il 4 febbraio 1820. Prima di diventare un pioniere della fotografia, lavorò come professore di ginnastica e per un certo periodo fu un dagherrotipista viaggiatore fino a quando ottenne dei lavori a Napoli e Firenze.

CC0. Marchio del fotografo Alphonse Bernoud

Bernoud lasciò la Francia per recarsi in Italia, dove la sua fama raggiunse presto gli strati più alti della società italiana. Divenne così fotografo, prima alla corte dei Borbone, e poi a Casa Savoia. Ciò si evince dal fatto che si presenta come Photographe de S.M. le Roi et de S.A.R. le Prince de Carignanç. Svolgendo la sua attività a Napoli subito dopo il 1850, lavorò attivamente anche a Firenze nel 1855, come testimonia lui stesso nelle sue memorie pubblicate su La Lumière. Non si sa quale degli studi sia stato aperto prima: se a Napoli in Via del Boschetto della Villa Reale, e poi in Via Toledo 256, Palazzo Berio o a Firenze a Santa Maria in Campo 434, e poi in Via del Oriuolo. Bernoud aprì un proprio studio anche a Genova che poi lasciò a uno dei suoi allievi, Carlo Molino.

CC0. Alphonse Bernoud – Boschetto della Villa Reale Firenze Piazza S. Maria in Campo

Alphonse Bernoud ricevette la sua prima medaglia a Parigi all’Esposizione Mondiale del 1855 e nel 1857 per una serie di immagini di animali in movimento, scattate con la sua tecnica dagherrotipica preferita. Per realizzare le riproduzioni per L’Esposizione di Parigi del 1857, Alphonse Bernoud utilizza una variante del processo Taupeno con collodio albuminizzato. Questo gli permette di preparare negativi anche molti mesi prima della mostra. La sostanza gli garantiva ottimi risultati non solo nel clima caldo e umido di Napoli, ma anche nel clima più secco di Firenze.

CC0. Alphonse Bernoud – Eruzione del Vesuvio del 1872 vista da Napoli

Subito dopo il terremoto, il 20 dicembre 1857, Alphonse Bernoud partì per una spedizione nelle zone colpite dal terremoto del 1857 in Basilicata. Lì creò il primo reportage fotografico di terremoti al mondo. La maggior parte del suo lavoro consiste in ritratti, ma si occupava anche di paesaggi e monumenti e fu impegnato nella fotografia stereoscopica. Le sue ultime immagini italiane documentano l’eruzione del Vesuvio nel 1872. Bernoud è anche famoso per aver immortalato numerosi briganti nel periodo immediatamente successivo all’Unità d’Italia, sia vivi che morti. Una raccolta di fotografie sul brigantaggio fu esposta nelle vetrine del suo atelier in via Toledo a Napoli.

CC0. Alphonse Bernoud – Il brigante Ninco Nanco

Foto di copertina – CC0. Alphonse Bernoud – Le rovine di Pertosa. 1857

Fonti:

  1. Piero Becchetti, Graziano Ferrari. Fotografia e osservazione scientifica. Il reportage di Alphonse Bernoud nelle aree del terremoto del 16 dicembre 1857. In: G. Ferrari (a cura di). Viaggio nelle aree del terremoto del 16 dicembre 1857. Con Robert Mallet alla scoperta dei caratteri ambientali, culturali e storici del Vallo di Diano e della Val d’Agri. Vol, 1 Bologna, SGA, 2004 – 2009.
  2. Antonio Sanchirico, Pasquale Lotito, Montemurro, il tempo e la memoria, Rocco Curto editore, 1994.
  3. www.fototecatrieste.it/fotografi-in-fototeca/alphonse-bernoud-1820-1889/

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